Per fortuna c’è Romelu Lukaku, che regala un po’ di luce, che riesce nonostante tutto a illuminare, almeno un po’, il futuro. Big Rom contro il Milan ci ha messo il fisico, ha almeno spaventato gli avversari, con la sua forza, con l’irruenza, con la personalità.
Come riferisce Il Messaggero, la squadra di Mourinho ha mostrato in queste tre partite tutte le sue fragilità, i suoi limiti mentali e fisici. Tanti calciatori leggeri, troppi infortunati, e tutti per guai muscolari. La Roma in questo momento non è una squadra e il silenzio di Mourinho dopo la partita è inquietante.
I problemi, dunque, sono altri. Forse gli manca quell’entusiasmo dell’inizio avventura, la situazione sta sfuggendo di mano. E il club è pronto, semmai, a correre ai ripari. Questo poi, non è il periodo migliore per mettere i cerotti, visto che per una decina di giorni José non avrà a disposizione i vari nazionali, compreso Lukaku. Avrà Dybala, ha bisogno di recuperare pure il miglior Pellegrini, di avere Sanches e tutti gli altri nuovi al top, ma soprattutto di risolvere il problema in difesa, un reparto totalmente smarrito.
Ma non è solo una questione di uomini: lo scorso anno, a proteggere la difesa, c’era Cristante e/o Matic e il reparto si sentiva più tranquillo. Ora a protezione del reparto difensivo c’è Paredes, che ha un passo diverso e non è nemmeno in condizioni fisiche eccezionali: Cristante è costretto a fare la mezzala, un ruolo che non ricopriva da tempo e che non ama più. Si riparte dal Lukaku e da Dybala, ma per ora non bastano. Mourinho deve riprendersi la squadra, nonostante la sua avventura nella Roma, contratto alla mano, sia agli sgocccioli.
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